LO FAZIO SINDACO

ANZIO!

Basta grida e prove di forza, il dialogo sarà centrale nell’azione di Lo Fazio sindaco. Armonia che riguarderà il rapporto tra politica e cittadini, ma anche la riqualificazione del territorio.

  1. Realizzazione del registro delle associazioni e consulta delle stesse per un costante confronto con l’amministrazione
  2. Istituzione della consulta dei giovani
  3. Riqualificazione delle periferie attraverso lavori pubblici e il coinvolgimento dei comitati di quartiere, con cui studiare insieme un programma per rivitalizzare le zone più degradate.
  4. Censimento di tutti gli edifici pubblici in disuso o da ristrutturare trasformandoli in centri culturali e di aggregazione per i più giovani.
  5. La giunta in “trasferta”, almeno una riunione mensile di sindaco e assessori direttamente nei quartieri per far conoscere le iniziative adottate e i programmi di intervento
  6. Regolamentare l’istituto del referendum comunale, consentendo ai cittadini di esprimersi su atti di rilevante importanza per la comunità

Dell’ente e dei cittadini, da comprendere e affrontare insieme. Senza voli pindarici, ma ripartendo dalle esigenze basilari.

  1. Verifica puntuale della situazione di bilancio e illustrazione alla città della situazione ereditata, nell’ambito di un consiglio comunale aperto e attraverso una specifica campagna di comunicazione affinché tutti abbiano consapevolezza di quanto emerso.
  2. Piano straordinario di manutenzione delle strade comunali
  3. Piano straordinario di raccolta dei rifiuti ingombranti e di pulizia delle strade, anche attraverso l’utilizzo in compensazione degli “addebiti” eventualmente mossi all’azienda di raccolta e smaltimento Aet. Previsione di  una  gestione dedicata al ritiro dell’immondizia nei luoghi della ristorazione, compresi gli oli esausti con una apposita convenzione
  4. Parcheggio “La piccola”, gara per ristrutturazione e sorveglianza, con obbligo di sosta gratuita per la prima ora
  5. Parcheggio rotante verticale nell’area dell’ex mercato coperto, sulla scorta di esperienze simili già realizzate in Italia (ad esempio a Brescia)
  6. Comprendere l’entità delle entrate della tassa  di soggiorno e destinarla al restauro e riqualificazione delle aree archeologiche; verificare la possibilità di non applicarla nel periodo da settembre ad aprile
  7. Impegno a risolvere una volta per tutte la vicenda dell’Imu a Sacida
  8. Incentivi per il ripopolamento del centro legati a sgravi (fiscalità locale) per chi sceglie di risiedere; premi per chi riqualifica, realizza ascensori e posti auto; premi (fiscalità locale) per chi realizza iniziative tipo B&B e albergo “diffuso”
  9. Implementare i principi della “Città del quarto d’ora”

Nessuna tolleranza verso l’illegalità di qualsiasi forma, a partire dai controlli interni all’amministrazione e fino al contrasto di qualsiasi ingerenza sospetta

  1. Burocrazia: riorganizzazione dell’ente attraverso l’utilizzo di un  sistema informatico unico, funzionale, che risolve i problemi dei cittadini. Anche attraverso una “app” dedicata, unito a un piano di assunzioni calibrato alle uscite di personale previste da qui al 2029. Apertura e funzionamento dalle 9 alle 18 dell’Ufficio relazioni con il pubblico
  2. Rifiuti: migliorando il sistema di raccolta per arrivare all’applicazione della “tariffa puntuale”.
    • Prevedere raccoglitori di bottiglie di plastica che convertono il materiale riciclato in buoni spesa
  3. Evasione: istituzione di un organo comunale deputato al recupero rigoroso dell’evasione dei tributi locali, in modo che il recupero dei fondi diventi un riferimento e un sostegno per gli indigenti.
  4. Barriere: attraverso l’approvazione e successiva applicazione del “Piano di eliminazione delle barriere architettoniche”. Un obbligo di legge che non è stato rispettato in passato e sul quale c’è il nostro impegno prima morale che normativo
  5. Promesse vane: diremo ai cittadini la verità sulle situazioni che troveremo e le soluzioni che individueremo
  6. Improvvisazione: prevedere la creazione di un ufficio studi e programmazione per la partecipazione a bandi regionali, nazionali e internazionali, ma anche per la verifica puntuale e l’analisi dei dati sulla popolazione e il territorio attraverso i quali stabilire la priorità degli interventi dell’amministrazione e attuare politiche di integrazione, considerato che l’11% dei cittadini proviene da Paesi europei e non.

Due Comuni, un sistema integrato 

  1. Un territorio condiviso. Preservare e ampliare i polmoni verdi esistenti (la riserva di Tor Caldara e il bosco di Foglino su tutti), realizzare e attuare un piano urbano intercomunale che preveda il recupero di aree degradate e verifichi la situazione del costruito/costruibile, della mobilità e dei servizi
  2. Trasporti: Incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici attraverso l’integrazione dei servizi tra Anzio e Nettuno, favorendo la mobilità sostenibile e l’utilizzo di moderni sistemi di trasporto a basso impatto ambientale.
    • Prevedere a Padiglione un unico nodo di scambio ferroviario Anzio- Nettuno, con parcheggio multipiano, e riutilizzo della linea ferroviaria da e per  Nettuno come metropolitana di superficie o linea dedicata di un bus rapid transit, affiancata da un parco urbano ciclabile
    • Promuovere con la Regione Lazio, Trenitalia e gli altri Comuni della linea FL8 il “treno di mezzanotte” da e per la Capitale nei fine settimana
    • Realizzare un percorso ciclo-pedonale che dal bosco di Foglino arrivi fino a Lido dei Pini
  3. Salute: Il modello della “presa in carico” del cittadino dovrà sostituire quello ospedale – centrico a fronte di una popolazione che invecchia (indice 157,6 anziani ogni 100 giovani ad Anzio, 187,1 a Nettuno) e presenta sempre più patologie croniche e comorbilità.
    • I sindaci nelle apposite conferenze locali sulla sanità e con la Regione Lazio dovranno promuovere l’incentivazione di servizi mirati che evitino il ricorso improprio all’ospedale attraverso piani diagnostico-terapeutico-assistenziali,  ambulatori dedicati (a titolo di esempio scompenso cardiaco, bpco, diabete) attività di screening, potenziamento del consultorio familiare, della riabilitazione, della rete di cure palliative (inserire dati tumori )
    • L’ospedale dovrà mantenere gli standard di un Dea di I livello con il potenziamento in termini di personale e strumenti del pronto soccorso.
    • Garantire la presenza del punto nascita
    • Istituzione di un comitato permanente civico che vigili costantemente sulla sanità locale e affianchi  il sindaco nei rapporti con la Asl
    • Prevedere la realizzazione di un canile/gattile intercomunale. Promuovere campagne di   adozione degli animali abbandonati. Promuovere progetti di “pet therapy” per persone anziane o per disabili
  4. Servizi sociali. A prescindere dal Comune “capofila”, incentivare i servizi già esistenti integrando le due realtà. Inclusione dei disabili in ogni possibile attività. Risorsa nonni/anziani: coinvolgerli con le loro esperienze nel tramandare usi, costumi, tradizioni e mestieri
  5. Cultura. Un programma   che contraddistingua i due Comuni nel corso del periodo di maggior afflusso turistico  (“L’estate di Anzio e Nettuno”) ma anche durante l’intero arco dell’anno e porti a iniziative durature nel tempo.
    • Fine degli eventi spot e realizzazione di “stagioni” che esaltino le peculiarità del territorio, coinvolgendo le attività produttive locali.
    • Fare dello sbarco alleato un punto di forza che vada oltre le cerimonie del 22 gennaio ma sia parte di un percorso che prevede: formazione nelle scuole (tanti “nuovi” cittadini hanno forse solo sentito parlare dello sbarco), un progetto europeo sulle “Città degli sbarchi”
    • Ampliamento e riqualificazione degli eventi legati allo sbarco, due settimane piene subito   dopo l’Epifania apertura e chiusura delle manifestazioni con grandi personalità.
    • Valorizzazione dei rispettivi siti storico- archeologici, ampliamento di quello di Anzio da trasformare in quinta sede naturale del “Museo nazionale romano”;
    • Candidare Anzio e Nettuno a “Capitale della cultura italiana 2034” come conclusione di un percorso condiviso che avrà portato al rilancio dell’offerta di eventi sul territorio, alla promozione della storia locale, alla ripresa turistico-culturale delle due città
  6. Turismo, di carattere annuale e che punti su storia, archeologia, natura e mare con eventi di qualità e di respiro nazionale.
    • Gestione degli arenili tutto l’anno con iniziative in sinergia con i titolari delle concessioni

A breve, medio e lungo termine.

  1. Bilancio in ordine,  campagna di recupero dell’evasione/elusione mirata a scovare i “furbi” e  a comprendere le necessità dei cittadini che non ce la fanno, andando incontro a questi ultimi in ogni modo possibile
  2. Concessione pubblica per il porto, con rivisitazione del mega e fallimentare progetto della destra
    • Riqualificare l’attuale bacino con destinazione turistico -peschereccia
    • Salvaguardare i sub concessionari (cantieri e altre attività) beffati dalla Capo d’Anzio
    • Verificare successivamente lo spostamento della cantieristica e un nuovo waterfront per la riviera di Levante
  3. Fare del “Paradiso sul Mare” il centro delle attività culturali cittadine e d’intesa con i ristoratori locali e l’istituto alberghiero un luogo di eccellenza dell’enogastronomia del territorio, anche attraverso un Centro formativo permanente riconosciuto dalla Regione Lazio.
  4. Partecipazione alle politiche di sicurezza cittadina, massima intesa con le forze dell’ordine
    • Implementazione e funzionamento puntuale delle telecamere di videosorveglianza
    • Presenza costante della Polizia locale anche nei quartieri
    • Centrale di coordinamento delle associazioni di protezione civile
  5. Sport per tutti. Sport come modello di crescita e mezzo di inclusione sociale.
    • Cittadella dello sport presso la zona Anzio 2, mettendo in collegamento il palazzetto attuale con tutte le strutture presenti.
    • Verifica della sistemazione e utilizzo tipo foresteria delle “Quattro Casette”
    • Utilizzo delle strutture per le società del territorio con la possibilità di creare un centro polifunzionale in grado di ospitare anche grandi eventi culturali e spettacoli.
    • Candidatura della città a eventi sportivi nazionali giovanili 
  6. Puntare a ospitare eventi di respiro nazionale e internazionale. Stop ai fondi a pioggia per manifestazioni di basso profilo, programmazione annuale delle attività, bando per la concessione di patrocini e/o contributi che dovranno essere destinati solo a iniziative che riguardino la promozione del territorio, le tradizioni e gli usi cittadini ovvero la qualifichino a livello globale
  7. Avvio del progetto Orti sociali di quartiere:
    • individuazione aree comunali da attrezzare con pozzi ed energia da fonte rinnovabile;
    • regolamentazione e bando di assegnazione dei lotti
  8. Priorità alla sistemazione delle scuole affinché siano moderne ed efficienti.
    Possibilità  di unificare le sedi comunali al posto delle scuole di via Ambrosini, dopo verifica degli spazi necessari per gli alunni del I istituto comprensivo.

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